
L’Italia presente con Un mare di gags – Positivo bilancio della manifestazione cinematografica irlandese – Spazio particolare riservato ai cortometraggi – Lunga partecipazione di film a sfondo ecologico
Cork, 19 ottobre 1980. È appena finito il XXV Festival cinematografico di Cork, in Irlanda, inaugurato il 10 ottobre ultimo scorso dal primo ministro irlandese, mister Charles Haughey, in presenza di tutto il corpo diplomatico. Molte le nazioni presenti, soprattutto di lingua inglese, con corto e lungometraggi.
L’Italia è stata rappresentata da un telefilm della RAI, ideato e diretto dal regista José Pantieri, dal titolo Un mare di gags, proiettato verso la fine del festival con un buon successo. È questo un film satirico, scelto fra i cinquecento circa presentati, sulle vacanze di massa. Pantieri ha messo in scena un nuovo tipo di umorismo visivo e sonoro con finalità sociali, ambientato a Rimini.
Il cineasta italiano, studioso di problemi culturali, ha trasportato la vita della grande città sulla spiaggia adriatica, quindi con vigili e semafori tra le selva di bagnanti, domande in carta da bollo al bagnino per utilizzare le sedie a sdraio, possibilità di prendere il sole, ma soltanto a turni di dieci minuti. Uomini che manifestano alla ricerca di una parità di diritti con le donne, eccetera. «Questo nuovo tipo di umorismo — mi ha detto José Pantieri — dovrebbe servire a sensibilizzare la società contemporanea dei pericoli, delle contraddizioni e delle storture del mondo in cui viviamo. Ridendo si castigano i costumi».
Durante il festival si sono svolte anche manifestazioni collaterali, come un convegno sui problemi riguardanti la diffusione mondiale dei cortometraggi. Il cortometraggio s’impone oggi all’attenzione mondiale per le sue particolari capacità espressive anche se in Italia, una volta produttrice per eccellenza di films a breve durata, non gode più della considerazione dovuta. Esso è un vero banco di prova per nuovi talenti e registi e forse, soprattutto, per il film comico.
Tra i films presentati a Cork, molti sono stati quelli di tipo ecologico, in particolare un cartone animato che ritraeva una sempre più feroce guerra tra i fiori e i rifiuti urbani.
In merito al festival, c’è da dire che a Cork tutta la città ha partecipato alla manifestazione e la popolazione del luogo ha circondato con la sua calda, abituale ospitalità registi, attori e attrici provenienti da ogni parte del mondo.
Enzo Farinella
(Il Tempo)