I Notari di Napoli

José Pantieri e Giuliana Notari
Roma, 7 dicembre 1996. José Pantieri e Giuliana Notari, vedova di Eduardo Notari (Gennariello). Cerimonia inaugurale della XV Settimana internazionale del Cinema Muto.

Famiglia “storica” del cinema “napoletano”, italiano ed internazionale, ma anche per interessanti particolarità.

Dunque vediamo Nicola Notari (Napoli 1875-1955) ex pittore, fotografo, nel 1900 amplia il suo laboratorio, specializzandosi nella stampa, titolatura e coloritura manuale con aniline di film e pellicole cinematografiche.

Nel 1902 sposa Elvira Coda e nel 1908 fonda la Films Dora (dal nome della figlia) con la quale inizia a realizzare una serie di brevi documentari. Elvira, soggettista, attrice e regista, riduce per lo schermo una lunga serie di drammi “napoletani”. Dal 1911 in poi le loro produzioni ottengono un crescente successo, soprattutto in America, tra gli emigrati italiani, e nella regione Campania, dove vivono e lavorano, assieme al figlio Eduardo, interprete di numerosi film (il famoso Gennariello) e collaboratore della famiglia.

Di conseguenza, le “particolarità” cui accennavamo prima, si possono così riassumere: un tipo di lavoro pioneristico e artigianale di grande interesse storico; la valorizzazione della cultura “napoletana”; la donna-autore-regista del primo cinema; il rapporto Italia-Usa attraverso gli emigranti; il bambino-interprete principale; e altre interessanti tematiche da indagare e sviluppare. Ci preme poi ricordare, in finale, i loro graziosi, simpatici, originali e brevissimi “arrivederci” che, colorati a mano e con molta fantasia, salutavano gli spettatori al termine di ogni spettacolo.
(dal programma della XV Settimana Internazionale del Cinema Muto, Roma 1996)

Nella foto sopra, dietro a Pantieri e Giuliana Notari, una delle apparecchiature utilizzate dai Notari cedute (vendute) al Museo: trucca per riprese cinematografiche di titoli, didascalie ed effetti speciali.

XV Settimana Internazionale del Cinema Muto 1996

XV Settimana Internazionale del Cinema Muto Roma 1996

Grazie alla Madonna del Fuoco
Il disastroso incendio che si è sviluppato nella notte del 5 marzo del 1996 a Magliano Sabina, distrusse totalmente il caseggiato dove c’era uno dei nostri archivi. Per un fatto straordinario (che ritengo miracoloso) mentre tutto attorno a noi si è letteralmente carbonizzato, con crolli dei soffitti, il nostro locale e soprattutto il patrimonio del M.I.C.S. (composto in parte anche di materiale cinematografico infiammabile e di foto e carteggi) si è salvato… All’interno del magazzino era esposta e onorata da tempo, l’immagine della Beata Vergine del Fuoco… Da tempo chiedevo un “segno” per prendere delle decisioni importanti perché le difficoltà aumentavano: il Ministero non ci pagava, non si trovavano locali e aiuti, e una serie di problemi, anche personali, stavano segnando la fine di una vita di lavoro e di sacrifici, in maniera triste e fallimentare. Questo fatto straordinario (e miracoloso) è stato, in qualche modo il “segno” che chiedevo… Non solo, ma, fortunatamente, grazie all’Assessore Piero Sandulli e ad altri benemeriti del Comune di Roma, abbiamo potuto “salvare” e trasferire tutto nella capitale, in locali centrali e, sebbene per il momento altri Archivi con tanto altro materiale importante siano ancora sistemati fuori città, possiamo finalmente lavorare (e di conseguenza mostrare a limitati visitatori) in condizioni meno complicate…

Il prossimo passo sarà forse l’apertura al pubblico, in forma permanente e adeguata del Museo?

Lo speriamo vivamente, non tanto per noi, che stanchi di tante difficoltà, dopo circa quarant’anni di “avventure” desideriamo vivamente trovare una sistemazione adeguata a questo straordinario patrimonio, quanto per le future generazioni che potranno finalmente usufruire, nella città del cinema, di un centro si studi, ricerca e documentazione, veramente importante e utile.

Intanto, come ogni anno andiamo aventi, alla bell’e meglio, mostrando alcuni film, spesso rari e introvabili altrove, a volte presentati addirittura in esclusiva mondiale… ed anche alcuni cimeli, oggetti, che sono storicamente importanti e che vogliono, in qualche modo, simboleggiare una sorta di “vetrina” di anticipazione al Museo.

José Pantieri
Direttore del M.I.C.S. (Museo Internazionale del Cinema e dello Spettacolo)
Roma, dicembre 1996

Programma generale di massima Istituto Europe del Design, Roma 7-13 dicembre 1996
Grande Retrospettiva comprendente film rari d’epoca del periodo 1895-1930, in gran parte in esclusiva mondiale, proiettati dalle ore 16,00 alle 21,00, ininterrottamente e gratuitamente.

Mostre museografiche ed iconografiche: Manifesti e proiettori del cinema muto; I Notari di Napoli, Ermete Novelli, Amleto Novelli, Leopoldo Fregoli, Filoteo Alberini.
Incontri di studio: Recupero e valorizzazione del patrimonio visivo europeo.