Settimana Internazionale del Cinema Muto 1986

Settimana Internazionale del Cinema Muto 1986
Programma

Programma
Roma, 24-29 novembre 1986

In questa quinta edizione della Settimana abbiamo voluto raggruppare i film in sezioni che in qualche modo possano facilmente indicare l’importanza ed il genere.

Esclusività mondiali e rarità d’epoca
Ne fanno parte quei film o quei reperti filmici da noi recentemente ritrovati e ristampati e che presentiamo in anteprima mondiale e in assoluta esclusività, quindi opere di particolare interesse storico, come ad esempio La leggenda dell’edelweiss di Romolo Bacchini. Al fianco di queste esclusività presentiamo anche delle altre rarità d’epoca che già abbiamo presentato in qualche altra occasione m comunque di notevole importanza Parsifal di Mario Caserini, L’ultima vittima di Roberto Roberti, ecc.

Grandi classici del muto
Sono quei film già da tempo noti e studiati che riproponiamo per coloro che ancora non hanno avuto il piacere di vederli ma anche perché un ulteriore riesame può rivelarsi comunque utile. Tra questi Entr’acte di René Clair, Das Cabinet des Dr. Caligari di Robert Wiene, ecc.

L’arte della comicità
Un ruolo determinante nell’ambito del cinema muto mondiale è quello dei comici che da sempre contribuiscono al successo dello spettacolo cinematografico: da Chaplin a Keaton da Linder a Polidor, e quelli meno noti come Kri Kri, Zigoullard, ecc. Vengono anche presentati in questa sezione alcuni dei primi film interpretati da Stan Laurel e Oliver Hardy prima della loro unione.

Documentari e reportages inizio secolo
Notevole è l’emozione che scaturisce dalla visione di questi filmati “dal vero” che sono una rara testimonianza del passato. Immagini di luoghi e di avvenimenti registrati con straordinaria abilità e con semplicità e candore ma sempre affascinanti e sorprendenti. Fra gli altri ricordiamo Villaggio olandese colorato a mano con il sistema pochoir e Scendendo la corrente del fiume Fugi.

Celebri interpreti dello schermo
È certo che il cinematografo deve molto del suo successo popolare anche a certi interpreti divenuti mitici come ad esempio Emil Jannings, Lon Chaney, Pina Menichelli, Lina Cavalieri, e pensiamo che la visione di questi film possa servire ad una loro più esatta collocazione storico-critica.

Cineasti italiani all’estero e stranieri in Italia
Forse non tutti sanno oltre che al celebre Rodolfo Valentino il cui vero nome era Rodolfo Guglielmi, anche altri italiani si affermarono all’estero in campo cinematografico. Fra questi il romagnolo Mario Bianchi detto Monty Banks. Analogamente anche diversi stranieri lavorarono con successo in Italia come il celebre Cretinetti che in realtà si chiamava André Chapais detto anche Deed ed era francese.

Tutto questo costituisce  una vasta panoramica internazionale che, ce lo auguriamo, potrà essere di grande utilità sia per qualsiasi tipo di spettatore e anche del più esigente. Tuttavia quello che in ultima analisi più conta è che attraverso queste visioni aumenti l’interesse e la curiosità per questo terreno ancora troppo poco esplorato.

Importanti riconoscimenti per il C.S.C.TV

Rimini, 26 ottobre 1986

Dopo più di un quarto di secolo di lavoro intenso, malgrado le difficoltà e gli ostacoli, il Centro Studi Cinetelevisivi (C.S.C.TV) ottiene sempre maggiori riconoscimenti.
Molto significativo è il messaggio del Presidente della Repubblica italiana indirizzato al fondatore e direttore del Centro, lo storico e regista José Pantieri, inviato il 30/09/1985, dove si legge:

«All’apertura della Settimana Internazionale del Cinema Muto volentieri esprimo il mio apprezzamento e il mio augurio più cordiale al Centro Studi Cinetelevisivi che l’iniziativa ha promosso ed attentamente curato e a quanti vi collaborano e vi prenderanno parte.
Credo che la conservazione e la valorizzazione del repertorio filmografico muto siano obiettivi di alto interesse e di precisa attualità per un Paese come il nostro che ha offerto un grande contributo alla storia del cinema e tuttora affida a quest’arte un ruolo essenziale di cultura ed informazione.
Cordialmente
Francesco Cossiga»

«(…) Esprimo mio più cordiale saluto et auguri at promotori di questa importante iniziativa per essenziale ruolo che tale manifestazione habet per mondo cinematografico stop.
Luciano Faraguti
Sottosegretario Stato Turismo Spettacolo
Roma, 25/08/1986

Esemplari sono stati anche i messaggi di Federico Fellini, e di numerose altre personalità italiane e straniere che hanno sottolineato l’importanza di questa coraggiosa iniziativa. In una lettera del 16/10/1982, indirizzata a José Pantieri, Fellini così scriveva:

«Caro Pantieri, seguo da anni l’utile lavoro svolto dal Centro Studi Cinetelevisivi da te fondato e diretto con tanta passione. Sono convinto che i vari servizi creati in seno al Centro (cineteca, fototeca, biblioteca, ecc.) siano di grande utilità alla collettività.
In particolar modo apprezzo la campagna che tu hai promosso per la valorizzazione del patrimonio filmico italiano.
Spero vivamente che gli Enti pubblici, i Ministeri, le Regioni e i Comuni, si decidano a fornire gli aiuti necessari per salvare il patrimonio della cineteca e per portare avanti il lavoro intrapreso.
L’idea di creare un laboratorio di restauro e di conservazione ottimale della pellicola mi sembra ottima e molto necessaria»(…).

Infine ricordiamo le tre interrogazioni parlamentari a favore del C.S.C.TV. effettuate nell’estate 1982 da tre parlamentari di diversa estrazione politica, il socialista On. Stefano Servadei, il comunista On. Angelo Satanassi e il democristiano Sen. Armando Foschi.
(dal Supplemento a Il Ponte, n. 40 del 26 ottobre 1986) 

I magnifici Laurel & Hardy

I Magnifici Laurel & Hardy di José Pantieri
Cinema ieri, oggi e domani volume 1° – Centro Studi Cinetelevisivi 1986

Questo volume  prosegue il lavoro di ricerca e di studio sul cinema comico iniziato sin dal 1963 e si collega con gli altri miei scritti che forse un giorno saranno pubblicati in un unico insieme.

Ho riso e mi sono divertito con Laurel & Hardy, sin dalla mia infanzia e continuo a ridere e a divertirmi ogni volta che rivedo i loro film (soprattutto quelli del periodo tra la fine del muto e gli inizi del sonoro) ogni volta che ricordo i loro gags, le loro espressioni, le loro particolarità… Rido.

E con me, ne sono certo, ci sono tanti altri che ridono e si divertono, in tutte le parti del mondo…

Che eredità meravigliosa che ci hanno lasciato.

Grazie “magnifici Laurel & Hardy”… Hooo!… Hooo!… Hooo!…

José Pantieri
Roma, agosto 1986