
Dicembre 1969.Lo spettacolo comico cinetelevisivo sembra sia ad una svolta di deciso rinnovamento. In questi giorni, infatti, si stanno definendo importanti trattative fra la Rai-TV e José Pantieri, meglio conosciuto come il “profeta della nuova comicità” o attraverso lo pseudonimo di Giuseppe Rinuncia. Da circa dieci anni, Pantieri va conducendo una vera battaglia in favore del rinnovamento del comico. Rinnovamento che, come egli sostiene, dovrebbe mutare proprio alla base il concetto comune sulla comicità.
Pantieri ha incontrato varie difficoltà prima di farsi accettare dai responsabili dei programmi televisivi. Complicate trattative hanno difatti preceduto questo accordo, ora risolto in modo positivo. Pantieri (che comunque continuerà a firmare i suoi lavori, contrattualmente, con lo pseudonimo polemico di Giuseppe Rinuncia, è stato già incaricato di realizzare un primo filmato comico di 15-20minuti, scritto, diretto e interpretato da egli stesso. Il progetto sul quale si è fermata l’attenzione dei dirigenti televisivi è intitolato Passaggio obbligato: la storia di due fidanzati che si danno appuntamento in piazza del Duomo a Milano, ma, a causa del traffico e dei sottopassaggi dei quali sono “obbligati” a servirsi per raggiungere il luogo fissato, non riusciranno mai ad incontrarsi.
In attesa di dare il primo giro di manovella a Passaggio obbligato, Pantieri è stato incaricato di realizzare due filmati televisivi tratti da due racconti di Dino Buzzati e di Aldo Palazzeschi. Dal primo, Pantieri ha ridotto e sceneggiato L’antiquario: una satira che mostra gli aspetti grotteschi del mercato d’arte e l’aspetto patetico di ingenui collezionisti, frequentemente vittime dell’entusiasmo per qualche oggetto il cui autentico valore risiede soltanto nella loro immaginazione. Di Palazzeschi, il giovane comico romagnolo ha invece ridotto e sceneggiato La mamma dei gatti: la storia di una vecchietta che veglia sulle sorti di un esercito di bestie randagie, lasciandosi prendere la mano per questi affetti straordinari, per rinnegando però gli affetti ordinari. Due storie che trovano un loro intimo punto di contatto in un parallelismo di atteggiamenti di caratteri esaltanti, il cui denominatore comune è una incompleta maturità umana e psicologica. Pantieri curerà anche la regia dei due filmati.
(Il Giornale d’Italia)