Le gags di José Pantieri in TV

José Pantieri foto Marco Neri
José Pantieri 1969 c. foto Marco Neri

Dicembre 1969.Lo spettacolo comico cinetelevisivo sembra sia ad una svolta di deciso rinnovamento. In questi giorni, infatti, si stanno definendo importanti trattative fra la Rai-TV e José Pantieri, meglio conosciuto come il “profeta della nuova comicità” o attraverso lo pseudonimo di Giuseppe Rinuncia. Da circa dieci anni, Pantieri va conducendo una vera battaglia in favore del rinnovamento del comico. Rinnovamento che, come egli sostiene, dovrebbe mutare proprio alla base il concetto comune sulla comicità.

Pantieri ha incontrato varie difficoltà prima di farsi accettare dai responsabili dei programmi televisivi. Complicate trattative hanno difatti preceduto questo accordo, ora risolto in modo positivo. Pantieri (che comunque continuerà a firmare i suoi lavori, contrattualmente, con lo pseudonimo polemico di Giuseppe Rinuncia, è stato già incaricato di realizzare un primo filmato comico di 15-20minuti, scritto, diretto e interpretato da egli stesso. Il progetto sul quale si è fermata l’attenzione dei dirigenti televisivi è intitolato Passaggio obbligato: la storia di due fidanzati che si danno appuntamento in piazza del Duomo a Milano, ma, a causa del traffico e dei sottopassaggi dei quali sono “obbligati” a servirsi per raggiungere il luogo fissato, non riusciranno mai ad incontrarsi.

In attesa di dare il primo giro di manovella a Passaggio obbligato, Pantieri è stato incaricato di realizzare due filmati televisivi tratti da due racconti di Dino Buzzati e di Aldo Palazzeschi. Dal primo, Pantieri ha ridotto e sceneggiato L’antiquario: una satira che mostra gli aspetti grotteschi del mercato d’arte e l’aspetto patetico di ingenui collezionisti, frequentemente vittime dell’entusiasmo per qualche oggetto il cui autentico valore risiede soltanto nella loro immaginazione. Di Palazzeschi, il giovane comico romagnolo ha invece ridotto e sceneggiato La mamma dei gatti: la storia di una vecchietta che veglia sulle sorti di un esercito di bestie randagie, lasciandosi prendere la mano per questi affetti straordinari, per rinnegando però gli affetti ordinari. Due storie che trovano un loro intimo punto di contatto in un parallelismo di atteggiamenti di caratteri esaltanti, il cui denominatore comune è una incompleta maturità umana e psicologica. Pantieri curerà anche la regia dei due filmati.
(Il Giornale d’Italia)

Cinema e cultura sulla riviera adriatica

filmclub associazione di cultura cinematografica

Aprile 1969. Una nuova associazione culturale cinematografica, denominata “filmclub”, è stata costituita a Rimini con lo scopo di «valorizzare, diffondere ed incrementare lo sviluppo dell’arte cinematografica, e di favorire gli scambi culturali con l’estero». L’associazione, secondo quanto stabilito dallo statuto, assolverà questo compito «incoraggiando, promovendo e organizzando manifestazioni culturali e artistiche, pubblicazioni e attività di vario tipo».

Il “filmclub” comincerà la sua attività promuovendo, a titolo sperimentale, una serie di manifestazioni culturali da realizzarsi nel periodo giugno-settembre sulla riviera adriatica di Romagna.

Sono in programma proiezioni di film di interesse artistico e culturale scelti da una speciale commissione e presentati possibilmente in lingua originale e in edizione integrale. La selezione riguarderà principalmente quei film che hanno avuto un notevole rilievo nella storia del cinema e della società moderna e che sono sconosciuti o misconosciuti al vasto pubblico.

Il “filmclub” organizzerà anche conferenze, tavole rotonde e dibattiti atti a promuovere uno scambio di idee fra i rappresentanti del mondo culturale ed artistico e la popolazione della riviera. Si prevede che a questi “incontri” parteciperanno anche i turisti italiani e stranieri che nel periodo estivo si riversano a Rimini e nelle vicine località balneari. Saranno inoltre pubblicate schede e opuscoli riguardanti i film programmati e le iniziative che di volta in volta saranno promosse dal consiglio direttivo e dai comitati promotori.